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Brittney Griner racconta in un libro la prigionia in Russia

Brittney Griner racconta in un libro la prigionia in Russia

Brittney Griner, giocatrice di basket della WNBA e due volte medaglia d’oro olimpica con gli USA, venne arrestata a Mosca l’anno scorso.

La cestista venne fermata all’aeroporto e trovata in possesso di alcuni stupefacenti che risultavano essere legali negli Stati Uniti ma non in territorio sovietico.

Da lì iniziò per lei un calvario di 10 mesi, trascorsi quasi intermanteche la vide al centro delle tensioni diplomatiche tra il suo Paese e la Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina.

Alla fine Brittney Griner venne scarcerata a seguito di uno scambio di prigionieri che portò alla liberazione del trafficante d’armi Viktor Bout.

Cosa rivelerà Brittney Griner nelle sue memorie?

Brittney Griner si era recata a Mosca per giocare nel campionato locale durante la off-season americana. La Russia è, tradizionalmente, una meta privilegiata per le cestiste americane che vengono pagate cifre rilevanti.

Una volta trovata in possesso di alcune boccette di olio di cannabis, dovette subire un processo e il conseguente incarceramento nelle temibili prigioni locali.

L’atleta, tuttavia, ha detto di non volersi limitare a raccontare la sua vicenda, ma di voler anche accendere i riflettori sui molti cittadini americani ancora detetnuti all’estero con accuse varie dall’uso di narcotici allo spionaggio.

Il libro di memorie dovrebbe essere pronto per la pubblicazione nel 2024.

 

 

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